Situato nel continente euroasiatico, il Kazakhstan è un’importante roccaforte della cintura economica della Via della Seta e grazie ai recenti accordi sulla Belt & Road Initiative fanno crescere in maniera esponenziale l’interesse per il Kazakhstan. Importante membro dell’EAEU (Unione Economica Eurasiatica), istituzione formalizzata a gennaio 2015 ai fini dell’integrazione economica regionale comprende cinque paesi: Russia, Kazakistan, Bielorussia, Armenia e Kirghizistan, con una popolazione totale di circa 200 milioni di abitanti. Il paese punta a diventare il più grande centro commerciale e di transito della regione dell’ASIA Centrale, un ponte tra Europa e Asia e porta commerciale per la Russia.
La produzione locale di vino risulta modesta sia in termini qualitativi che quantitativi, solo un’impresa kazaka si contraddistingue per la qualità dei vini prodotti all’interno dello Stato. I vini con i prezzi più bassi sono imbottigliati localmente ed importati da vari paesi prevalentemente dell’area CIS (Georgia e Moldavia). Gli importatori kazaki dedicano maggiore attenzione alla clientela, ricorrenti i corsi e seminari per l’educazione del vino, wine tastings, ampliando le gamme e proponendo vini dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, soddisfando cosi le richieste dai crescenti consumatori per novità tipiche della ricca biodiversità dei territori e vini italiani.
UNO DEI MERCATI INTERNAZIONALI PIÙ ATTRATTI DAL
VINO ITALIANO.
Il Kazakhstan (un paese che oggi riscontra circa 19 milioni di abitanti ed un business del vino che registra quasi 53 milioni di litri) rientra fra i mercati internazionali più attratti dal vino italiano. L’Italia infatti è il primo paese dell’UE e il terzo, dopo Russia e Cina nelle esportazioni verso il Kazakhstan, e il commercio italiano con il Paese ammonta a 17 miliardi di euro. Grazie al crescente consumo di vino, soprattutto importato, il Kazakhstan ha oggi tutte le caratteristiche per diventare una forza trainante per il settore del vino italiano.